I VALORI DEL PRIMO MAGGIO
Pubblicato in NEW · Giovedì 01 Mag 2025
QUANDO DUE VISIONI ARTISTICHE DIVENTANO UN MANIFESTO. LA NOSTRA STORIA È COME I VALORI DEL PRIMO MAGGIO.....
C’è una storia che pochi raccontano, ma che tutti viviamo ogni giorno. Quella del lavoro come atto collettivo, di unione d’intenti, di visioni, di progettualità, di desideri e sogni. Di sudore, fatica, vicissitudini.
Dal 1886, quando i lavoratori di Chicago scrissero col sangue il diritto alla dignità, fino alle sfide di oggi dello smart working e dell’AI, l’unione e le sinergie sono sempre state all’ordine del giorno. Perché nessun progresso nasce dalla solitudine e dall’egoismo.
Noi, Francesca e Alessandro di Farg², lo sappiamo bene. Perché la nostra arte non è un monologo, ma un dialogo continuo. Due visioni, quattro mani, un’unica tela. È la stessa sinergia che ha mosso le lotte sindacali, le cooperative, le rivoluzioni culturali. Unire differenze per creare significato. E senza che nessuno dei due soffochi gli spazi d’espressione dell’altro, perché entrambi restiamo liberi di proporre anche linguaggi personali, attraverso opere firmate con i nostri nomi e cognomi.
La nostra arte è un po’ come il primo maggio, è il risultato di compromessi, discussioni, intuizioni condivise. Proprio come le 8 ore lavorative non nacquero da un decreto, ma da milioni di voci unite in coro, che chiedevano dignità.
E voi? Cosa avete realizzato, di importante, grazie a un team, un mentore, una comunità?
Commentate con un esempio – ispireremo il nostro prossimo lavoro con le storie più autentiche.
Dal 1886, quando i lavoratori di Chicago scrissero col sangue il diritto alla dignità, fino alle sfide di oggi dello smart working e dell’AI, l’unione e le sinergie sono sempre state all’ordine del giorno. Perché nessun progresso nasce dalla solitudine e dall’egoismo.
Noi, Francesca e Alessandro di Farg², lo sappiamo bene. Perché la nostra arte non è un monologo, ma un dialogo continuo. Due visioni, quattro mani, un’unica tela. È la stessa sinergia che ha mosso le lotte sindacali, le cooperative, le rivoluzioni culturali. Unire differenze per creare significato. E senza che nessuno dei due soffochi gli spazi d’espressione dell’altro, perché entrambi restiamo liberi di proporre anche linguaggi personali, attraverso opere firmate con i nostri nomi e cognomi.
La nostra arte è un po’ come il primo maggio, è il risultato di compromessi, discussioni, intuizioni condivise. Proprio come le 8 ore lavorative non nacquero da un decreto, ma da milioni di voci unite in coro, che chiedevano dignità.
E voi? Cosa avete realizzato, di importante, grazie a un team, un mentore, una comunità?
Commentate con un esempio – ispireremo il nostro prossimo lavoro con le storie più autentiche.
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